Le reazioni al Salvaliste mi ricordano l’atmosfera che regnava in Europa alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, con troppa gente che cerca attivamente e romanticamente la lotta (al giorno d’oggi e per il momento, non armata) invece di interessarsi a cosa stia effettivamente accadendo.
Nel frattempo, come qualcuno fra i meno esagitati potra’ cerca di notare, fra le righe scritte dal Presidente della Repubblica in risposta a “due cittadini” c’e’ un bel rimbrotto all’intransigenza del PD, che ha impedito una soluzione politica condivisa che magari sarebbe stata diversa e migliore del Salvaliste:
sappiamo quanto risultino difficili accordi tra governo, maggioranza e opposizioni anche in casi particolarmente delicati come questo e ancor più in clima elettorale: difficili per tendenze all’autosufficienza e scelte unilaterali da una parte, e per diffidenze di fondo e indisponibilità dall’altra parte
Come al solito insomma per questioni elettorali molto meschine e’ stato deciso di lasciare il PdR da solo a trattare con Berlusconi. Ormai Giorgio avra’ capito chi sono i suoi amici, proverbialmente sempre presenti. Anche e soprattutto nel momento del bisogno.
Mentre allora attendo che qualche fine costituzionalista spieghi a questo povero ignorante e sventurato cosa ci sia di così orrendo nel Salvaliste, mi chiedo:
- Che differenza di sostanza ci sarebbe stata nelle modalità di compilazione, pubblicazione e attuazione se si fosse scelta la via del rinvio delle elezioni?
- Cosa avrebbe dovuto argomentare il Presidente della Repubblica nel respingere questa soluzione?
- Quanti italiani capiranno di cosa si parla, e quanti invece seguiranno senza pensarci pericolosi urlatori alla Di Pietro, il cui richiamo alle forze armate evidentemente a qualcuno è piaciuto?
- Fare ulteriore confusione servirà a qualcos’altro che a polarizzare l’elettorato (ne sarà contento Formigoni, e la Polverini)?
- Perché il comma 2 del Salvaliste non puo’ essere utilizzato per fare piazza pulita da ora in poi delle regolette e regolacce insensate e di derivazione franco-sabauda, come la storia dei timbri tondi e quadrati, e non solo in materie elettorali?
- Siamo sicuri che sia…democratico decidere del Primato della Legge sulla Democrazia? Davvero la Repubblica sarebbe più solida se nella Regione più ricca e popolosa il Partito di maggioranza non fosse nelle schede elettorali, considerato anche che la alternativa (il rinvio) avrebbe permesso a Formigoni e i Premi Nobel che gli hanno raccolto le firme di presentarsi comunque?
One reply on “Giorgio Napolitano, Un Uomo Solo Al Comando”
Il tempo è il valor dei valori per certe ocasione. Quanto costerebbe per contribuenti il rinvio?
Cito questo post nel mio blog e invitto a rispondere ad un sondaggio: Nei blog mi sembrano quasi tutti contro Napolitano. Perché, secondo voi?
http://neo-machiavelli.ilcannocchiale.it/post/2451493.html